Meno extracomunitari, più richiedenti asilo
Sono in totale 3.637.724 i cittadini non comunitari presenti in Italia con regolare permesso di soggiorno in data 1 Gennaio 2012. Il dato emerge dall’indagine “Cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti”, che l’Istat ha presentato in questi giorni in base alle informazioni fornite dal Ministero dell’Interno. Nel dettaglio, tra il 2011 ed il 2012, il numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti è aumentato di circa 102 mila unità e i Paesi più rappresentati sono il Marocco, con 506.369 cittadini, seguito dall’Albania, con 491.495 residenti, dalla Cina, con 277.570, dall’Ucraina, con 223.782, e dalle Filippine, con 152.382.
Per quanto concerne i nuovi ingressi di cittadini stranieri non comunitari, invece, essi sono in deciso calo visto che nel 2011 sono stati rilasciati 361.690 nuovi permessi, quasi il 40% in meno rispetto all’anno precedente. Un dato, quest’ultimo, che riguarda soprattutto le donne, che hanno fatto registrare un -45,7%. Guardando poi all’età degli stranieri presenti, si nota che aumentano gli stranieri i quali rappresentano il 23,9% degli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti, che erano invece il 21,5% l’anno scorso. Tutto questo mentre i minori di 18 anni nati in Italia, sono ormai giunti a quota 500 mila, poco meno del 60% del totale.
E nel frattempo, continuano a crescere anche coloro che soggiornano nel nostro Paese da un lungo periodo: nel 2011 erano 1.638.734, mentre quest’anno sono 1.896.223 e vanno a costituire la maggior parte dei regolarmente presenti, il 52,1%, che si stabiliscono soprattutto al Centro Nord. Esaminando quindi le richieste di soggiorno, si evince che nell’ambito dei motivi di rilascio diminuiscono decisamente i nuovi permessi rilasciati per lavoro, oltre il 65% in meno, e le nuove concessioni per famiglia, il 21,2%. Di contro, insieme a questi cali generalizzati, emerge il rilevante aumento dei permessi rilasciati per motivi di asilo ed umanitari, che passano da 10.336 nel 2010 a 42.672 nel 2011. Sempre l’anno scorso hanno rappresentato 11,8% dei nuovi flussi, mentre l’anno prima erano solo l’1,7% del totale.
Ed in particolare, sono solo tre le cittadinanze a coprire oltre il 50% del totale di questa tipologia d’ingresso, con la Tunisia che fa segnare il 27,5% di accessi, la Nigeria, che segue a quota 16,3% ed il Ghana al 7,4%. Chiaramente, i flussi di persone in cerca di protezione umanitaria e asilo hanno caratteristiche diverse da quelli legati al lavoro, ma non solo: «Questo aumento di permessi – scrive l’Istat in una nota – comporta una diversa composizione dei flussi di nuovi ingressi in termini di genere e di cittadinanze, determinando anche un mutamento della geografia delle principali mete».
A livello territoriale, infatti, questo tipo di flussi ha interessato specialmente il Sud, che ha fatto registrare il 30,3% dei nuovi ingressi, e le isole, con il 17,3%, dove l’asilo e la protezione umanitaria rappresentano la principale motivazione d’ingresso, corrispondente al 36% dei nuovi flussi.