Uniti per vincere le mafie

«Io vi auguro di studiare e di amare la cultura che vi renderà liberi». Con queste parole don Luigi Merola, il parroco anti-camorra che dopo aver riportato il vento nuovo della legalità nel degradato rione napoletano di Forcella, ora gira l’Italia per incontrare gli studenti aprendo loro gli occhi sui veri valori della vita affinché se ne innamorino e ne divengano protagonisti in positivo.
E così don Luigi ha fatto ieri anche a Pescara intervenendo alla terza Giornata pescarese della Legalità “Capaci vent’anni dopo”, voluta e organizzata dall’assessorato comunale alla Pubblica Istruzione per onorare la memoria del giudice Giovanni Falcone, a vent’anni da quel 23 Maggio 1992 quando morì nella Strage di Capaci ucciso dal tritolo di Cosa Nostra. Alla giornata hanno partecipato 800 studenti delle scuole medie cittadine, Antonelli-Croce, Foscolo-Fermi,Nostra Signora, Ravasco, Tinozzi-Pascoli, Virgilio-Carducci,Montale-Michetti e Rossetti-Mazzini, che hanno gremito il teatro Circus, illuminato dall’immagine rassicurante e sorridente del magistrato siciliano proiettata sullo schermo.
Alla cerimonia hanno partecipato le massime autorità civili e militari che hanno dato avvio alla mattinata intonando l’inno di Mameli con gli stessi alunni, tutti in piedi ed emozionati. Del resto, il messaggio da lasciare vuol essere ancor più significativo con questa celebrazione che è caduta a pochi giorni dall’attentato alla scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi e del terremoto che ha colpito l’Emilia le cui vittime, la giovane Melissa in primis, sono state ricordate osservando un minuto di silenzio per poi lasciar spazio ai saluti: «Il testimone della cultura della legalità – ha esordito Luigi Albore Mascia, sindaco di Pescara – deve passare attraverso quei grandi uomini, come Falcone e Borsellino, che hanno sacrificato la loro vita per questo».
Dopo il momento istituzionale, le parole hanno lasciato spazio alle immagini del video intitolato “Capaci: per non dimenticare”, che ha visto come protagonisti gli stessi alunni i quali hanno voluto raccontare a modo loro gli ultimi tragici istanti di vita del giudice Falcone e della moglie Francesca Morvillo. Altri alunni hanno successivamente cantato “Pensa”, il brano anti-mafia del cantautore siciliano Fabrizio Moro, prima di lasciare la parola al vero protagonista: «Ragazzi – ha esclamato don Luigi Merola – vi dovete svegliare: c’è qualcuno che sta distruggendo i vostri sogni».
Un risveglio che dovrà passare attraverso un lavoro educativo di squadra:«Famiglia – ha proseguito il sacerdote – scuola, Chiesa e istituzioni. Questa è l’unica squadra che può battere la mafia». Nel frattempo a Palermo, tre alunni della Scuola Media Ignazio Silone di Montesilvano, accompagnati dalla propria insegnante, hanno partecipato alla Giornata nazionale della Legalità, vincendo un concorso:«I ragazzi – ha raccontato la professoressa Stefania Giammarco – hanno realizzato un libro di pensieri e immagini su Falcone, intitolato “Pensieri di… versi”, che hanno consegnato direttamente alla sorella Maria».