"Mi è gradito - afferma Papa Francesco - rivolgerle deferenti espressioni augurali per la sua elezione alla suprema magistratura dello Stato italiano e, mentre auspico che ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell’unità e della concordia del Paese, invoco sulla sua persona la costante assistenza divina per una illuminata azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano"
«I giovani – afferma - ci aspettano, ci vogliono più vicini. La riflessione sinodale aiuta a porre la questione della scelta personale e dei cammini educativi dentro l’orizzonte vocazionale dell’esistenza umana in quanto tale: non si può pensare alle scelte di vita, dal punto di vista cristiano, se non all’interno di questa visione vocazionale ampia e diffusa».
"C’è bisogno di un di più di impegno nell’uso delle parole – esorta Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali Cei -. Non esistono specializzazioni, si tratta di avere un linguaggio purificato che sappia trasmettere l’amorevolezza della cura e sappia custodire l’altro. Chi vive il contatto con la fragilità conosce questa profondità. Bisogna spogliarsi degli aggettivi inutili per arrivare alla sostanza della persona"
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