Un lavoro per tornare a vivere
Favorire l’inclusione sociale dei detenuti a fine pena, o in regime di semilibertà, avvicinandoli al mondo del lavoro. Per questo ogni lunedì, dalle ore 9 alle ore 13, presso il carcere pescarese di San Donato sarà attivo il Sol, lo Sportello di orientamento al lavoro.
Il servizio, presentato ieri, è stato fortemente voluto dall’assessorato al Lavoro della Provincia di Pescara che, lo scorso Dicembre, ha siglato un protocollo d’intesa con il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria Abruzzo e Molise, la Casa circondariale e l’Ufficio di esecuzione penale esterna: «Lo sportello consentirà ai detenuti l’accesso a due canali di servizio, il primo amministrativo e burocratico mentre il secondo sarà dedicato all’orientamento professionale:«Sarà del personale specializzato – ha spiegato Antonio Martorella, assessore provinciale al Lavoro – a fornire ai candidati le informazioni necessarie, da come realizzare un curriculum vitae a come sostenere un colloquio di lavoro».
E l’iniziativa sembra aver riscosso successo fra i reclusi prossimi al fine pena:«Abbiamo già riunito i detenuti – ha spiegato Franco Pettinelli, direttore del carcere – per annunciare la novità registrando un riscontro più che positivo. Lo sportello, tra l’altro, ci consentirà di effettuare uno screaning che potrà stabilire esigenze e bisogni dei reclusi e, al tempo stesso, individuare le loro capacità».
Ma approfondiamo il tema con l’AUDIO-INTERVISTA realizzata da Massimiliano Spiriticchio a Mariantonietta Cerbo, direttore dell’Ufficio di esecuzione penale esterna.