Il dolore che si nasconde

«Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato». È il capitolo 17 del Vangelo di Luca a fare da tema, quest’anno, alla XX giornale mondiale del Malato prevista, come consuetudine, per sabato 11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes.
«L’incontro di Gesù con i dieci lebbrosi – scrive il Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata – narrato nel Vangelo di san Luca, in particolare le parole che il Signore rivolge ad uno di questi: “Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!”, aiutano a prendere coscienza dell’importanza della fede per coloro che, gravati dalla sofferenza e dalla malattia, si avvicinano al Signore. Nell’incontro con Lui possono sperimentare realmente che chi crede non è mai solo! Dio, infatti, nel suo Figlio, non ci abbandona alle nostre angosce e sofferenze, ma ci è vicino, ci aiuta a portarle e desidera guarire nel profondo il nostro cuore».
Anche a Pescara si celebrerà la ricorrenza nella Chiesa dello Spirito Santo. L’incontro, previsto inizialmente per l’intera giornata, nella città di Penne, è stato ridotto a causa delle avversità metereologiche e prevede l’accoglienza, nella chiesa di piazza Spirito Santo, alle 15.30 (visualizza la mappa), un momento di riflessione e catechesi e la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo.
Celebrare il malato è senza dubbio una occasione per tutti per condividere con i sofferenti la speranza, ma è sempre una opportunità per riflettere sul rapporto che ognuno di noi ha con il dolore e con gli ammalati. «C’è sempre difficoltà – afferma monsignor Tommaso Valentinetti – nell’accogliere un ammalato in famiglia. C’è una disattenzione diffusa alla terza età quasi a voler nascondere il problema del dolore e della malattia. A questa mentalità, però, rispondono anche realtà belle di cura e di amore e delle esperienze di condivisione che arrivano a dare, paradossalmente, più valore alla vita stessa».