"Né facili entusiasmi che preconizzino una nuova primavera della Chiesa – sottolinea monsignor Erio Castellucci -, né facili scoraggiamenti che annuncino un declino inevitabile. Chi ha preso parte, in qualsiasi modo, al Cammino sinodale, adotta piuttosto un sano realismo, a partire da un dato di fede. Lo Spirito del Signore Risorto non si è ritirato a vita privata, ma continua a soffiare nella vita normale delle nostre comunità. Questa quotidiana trama di bene, che sfugge alle statistiche, è anche la ricchezza più grande – e spesso nascosta – rilevata nei quattro anni sinodali"
"Non solo attenzione a promuovere la produzione e trasformazione dei prodotti made in Italy - precisa don Marco Pagniello -, ma anche capire in che direzione vanno i bisogni della gente. Se si vuole uscire dall’assistenzialismo questa è una strada obbligata. E ci auguriamo che in futuro da questa attenzione si parta, per individuare urgenze e priorità a beneficio delle famiglie in difficoltà e del Paese tutto"
"La Chiesa continuerà a indicare, con severità se occorre – assicura il cardinale Matteo Zuppi -, il bene comune e non l’interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità. Da parte sua, nel rispetto delle dinamiche democratiche e nella distinzione dei ruoli, non farà mancare il proprio contributo per la promozione di una società più giusta e inclusiva"
"È una gravissima responsabilità – accusa il cardinale Becciu - quella che si assumono coloro che vorrebbero difendere la Chiesa, e invece attaccano il vicario di Cristo. Ci dispiace che il Papa venga fatto oggetto di questi attacchi, soprattutto perché sono fatti da chi dice di voler difendere la Chiesa. Proprio chi è fedele alla Chiesa dovrebbe difendere il Papa"