Ogni giorno a male 50 milioni di alimenti

Cinquanta milioni di euro, al giorno, in prodotti alimentari vanno in deperimento a causa dello sciopero dei tir. In particolare, parliamo di latte, fiori, frutta e verdura che quotidianamente lasciano aziende agricole e stalle per raggiungere i mercati e le industrie di lavorazione arrivando, infine, sugli scaffali dei negozi e supermercati.
È questo l’allarme lanciato da Coldiretti dopo aver svolto un’analisi sulle conseguenze dello sciopero dei mezzi pesanti, che sta bloccando o rallentando la circolazione in Italia, dove l’86% delle merci viaggia su strada. Infatti, secondo l’associazione dei coltivatori diretti, ogni giorno si muovono a bordo di camion e tir circa 525mila tonnellate di prodotti agricoli e alimentari, dei quali poco meno del 10% sono deperibili: «I produttori agricoli – spiegano gli esperti di Coldiretti – sono costretti a smaltire a proprie spese il prodotto che marcisce o a svenderlo, mentre i consumatori sono costretti a fare i conti con gli scaffali vuoti e il rischio di effetti speculativi sui prezzi che cominciano a farsi sentire sugli ortaggi».
E il nostro Paese, oltre agli ingenti sprechi e all’economia, in tutto questo ha da perderci anche in credibilità, con la grande distribuzione europea pronta a sostituire i prodotti “Made in Italy” con quelli provenienti da Paesi come la Spagna, nel settore ortofrutticolo, o l’Olanda, per ciò che concerne il mercato dei fiori. Paesi, questi ultimi, direttamente concorrenti della produzione “Made in Italy”:«La situazione di difficoltà dell’economia è reale – concludono i vertici di Coldiretti – a partire dal caro gasolio che è costato solo alle aziende agricole 400 milioni in un anno, ma la crisi in queste condizioni rischia di aggravarsi e occorre far ripartire al più presto la circolazione».