Torna l’appuntamento con la spesa solidale
Duemila volontari, nella giornata di sabato, torneranno ad indossare l’ormai inconfondibile pettorina gialla per rinnovare l’appuntamento con la quindicesima edizione della Giornata nazionale della Colletta alimentare, promossa e organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare con la Compagnia delle opere sociali e l’Associazione nazionale Alpini. Volontari del Banco, scout, operatori parrocchiali, Caritas, alpini, studenti, pensionati, disoccupati, semplici cittadini: è questa la composizione dell’”esercito della solidarietà” che presidierà 200 punti vendita abruzzesi, dal piccolo market al grande centro commerciale. L’elenco degli esercizi commerciali aderenti è visibile sul sito web del Banco: www.bancoalimentare.it
Saranno loro, consegnando il famoso sacchetto giallo, a stimolare la generosità degli abruzzesi i quali, facendo la loro tradizionale spesa, potranno raccogliere olio, omogeneizzati, alimenti per l’infanzia, tonno e carni in scatola, pelati e sughi, per il Banco Alimentare che li donerà ai 33 mila poveri assistiti in Abruzzo, grazie al supporto garantito da 193 enti convenzionati, dalle associazioni di volontariato alle parrocchie, passando per le case famiglia e le mense dei poveri: «Con questa giornata – ha spiegato Luigi Nigliato, presidente del Banco Alimentare Abruzzo – vogliamo trasmettere un piccolo gesto dal significato profondo, quello della gratuità che aiuta chi lo compie così come i poveri che, rispetto al 2010, sono 4.000 in più».
Insomma ai cittadini abruzzesi, dopo il record di generosità registrato lo scorso anno con 217 tonnellate di prodotti raccolti, sarà richiesto uno sforzo ulteriore per infrangere questo record:«Anche questo – ha osservato Mario Trivisani, direttore del Banco Alimentare Abruzzo – sarà un grande momento di sussidiarietà orizzontale visto l’ingente lavoro, in rete, svolto da tutte le associazioni partecipanti». Tutti i beni, raccolti nei supermercati abruzzesi, sabato stesso verranno stoccati in cinque magazzini, fra cui uno a Pescara, quando avverrà la fatidica conta che stabilirà, si spera, un nuovo record solidale.
Forte della sua origine cristiana, i promotori considerano la Colletta come speciale occasione educativa e, per questo, ogni anno propongono a volontari e donatori le ormai famose “dieci righe”: una riflessione sul senso di questo gesto. Ecco quelle del 2011:
“Il momento storico che stiamo vivendo rimane molto delicato e drammatico. I poveri sono in costante crescita e sono sempre più prossimi a ciascuno di noi. Non manca solo il cibo, manca il lavoro, la casa e soprattutto sembrano venir meno le ragioni per sperare e per questo si è sempre più soli; una solitudine spesso avvertita da chiunque, poveri o ricchi. Cristo, presente ora, colma quella solitudine, risponde a tutte le esigenze del nostro cuore. Per questa esperienza, proponiamo a ognuno la Colletta Alimentare, perché facendo la spesa per chi è nel bisogno, si ridesti tutta la nostra persona, cominciando a vivere all’altezza dei desideri del nostro cuore“.