Oliviero Tullio Liberatore è nato a Popoli il 24 aprile 1985. Entrato in seminario giovanissimo, ha frequentato il Liceo della Comunicazione a Chieti. Negli anni di formazione al ministero ordinato ha coltivato con particolare cura il suo già spiccato senso estetico, affinando la conoscenza della storia dell'arte e la pratica di diverse tecniche grafiche. Il tutto s'è felicemente sposato a un'ironia pungente ma sempre garbata, che volentieri l'Autore ci presta.
"L’auspicio - sottolinea monsignor Domenico Sorrentino - è quello che questi giovani che firmeranno il patto col Papa si impegnino ad aprire un dialogo con l’economia reale, il mondo imprenditoriale, le istituzioni bancarie, i colossi energetici, i centri della finanza. Il sogno è che ad Assisi, città-messaggio, città-simbolo, ora anche capitale di una nuova economia, un giorno, come il Papa oggi, i cosiddetti “grandi della terra” possano venire ad incontrarsi con i giovani del Patto, per ispirarsi alla profezia di Francesco e lascarsi interrogare dalla loro passione giovanile"
Perché Dio vede oltre: "Sa come si vince. Sa che il male si vince solo col bene – ribadisce il Papa -. Ci ha salvati così, non con la spada, ma con la croce. Amare e perdonare è vivere da vincitori. Perderemo se difenderemo la fede con la forza. Nei Getsemani di oggi, nel nostro mondo indifferente e ingiusto, dove sembra di assistere all’agonia della speranza, il cristiano non può fare come quei discepoli, che prima impugnarono la spada e poi fuggirono"
"La metà più povera della popolazione mondiale - precisa Oxfam -, circa 3,5 miliardi di persone, ne produce solo il 10%, pur essendo la prima vittima di alluvioni, siccità e altri cataclismi legati agli effetti dei cambiamenti climatici. L’accordo sul clima che uscirà da Parigi deve lasciare ancora aperta la possibilità di mantenere il surriscaldamento globale entro la soglia di 1,5°C e deve garantire ai Paesi più poveri e vulnerabili gli aiuti finanziari necessari per l’adattamento al cambiamento climatico"
"L’istituzione di una Giornata mondiale dei bambini – spiega Padre Enzo Fortunato -, fortemente voluta da Papa Francesco, è un evento di portata mondiale, non solo per la storia della Chiesa, ma per l’umanità. Un controcanto di speranza, un segnale ai signori della guerra. Vogliamo guardare il mondo con gli occhi dei bambini che sono la speranza dei popoli, il loro futuro"
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