"Certamente il cammino non è semplice – ammette l'arcivescovo Valentinetti -, né vogliamo peccare di pelagianesimo, volendo pensare di fare tutto noi. Siamo ben lieti e ben coscienti che è il Signore che ci precede, che è Lui davanti a noi e con lui la schiera dei martiri e dei santi. Particolarmente la presenza di San Cetteo, che si è fatto uomo di pace dentro questa storia, di questo territorio come vescovo e si è fatto martire per amore, così come abbiamo avuto modo di meditare e contemplare ieri sera nell'oratorio sacro. Ci assista la sua intercessione e lo sguardo sempre vigile e materno della Vergine Maria"
"Il problema non è l’esistenza dei confini – osserva Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio -. È invece come vivere le frontiere in un mondo, grande e talvolta terribile. Spesso confini respingenti o impregnati di odio fanno a pezzi il mondo, creano un insidioso clima conflittuale. In un mondo globalizzato nessuno è garantito, se non da una pace più grande. Le mie frontiere non mi preservano!"