L’Italia “fuori” classe
“L’Italia e la lotta alla povertà nel mondo” è il titolo dell’ultima edizione dell’annuario sulla cooperazione internazionale italiana, presentato a Roma dall’associazione ActionAid. La pubblicazione curata dai ricercatori della nota associazione di volontariato, si prefigge di operare annualmente una valutazione indipendente sulle attività promosse dall’Italia a favore dei Paesi in via di sviluppo.
Purtroppo la cooperazione italiana nel rapporto dell’ActionAid viene definita come “fuori classe”: dall’analisi pubblicata emerge chiaramente come il nostro Paese non abbia mantenuto gli impegni sottoscritti per la riduzione della povertà nel Mondo, ne è conferma il fatto che il dibattito ed il confronto sui temi della cooperazione abbia assunto nell’ultimo anno scarsissima rilevanza nelle discussioni parlamentari.
Il ridotto impegno dell’Italia a favore dei Paesi in via di sviluppo si registra ormai da qualche anno a questa parte e ciò produce conseguenze che iniziano ad essere visibili: diminuzione del peso dell’Italia nei consigli d’amministrazione di alcuni fondi di sviluppo internazionali, riduzione del personale italiano nelle organizzazioni internazionali, decremento degli appalti assegnati alle imprese italiane nell’ambito dei fondi internazionali di sviluppo.
Il rapporto elaborato da ActionAid non intende comunque evidenziare solo la “morosità morale” dell’Italia, piuttosto vuole essere uno strumento di pungolo e di stimolo per i soggetti che nel nostro Paese hanno la responsabilità delle scelte e per tutte quelle persone attenti e disponibili ad adoperarsi per gli obiettivi della cooperazione internazionale.
Claudio Pellegrini