Tagli al sociale: i disabili protestano in Prefettura
Erano almeno 200 le persone intervenute, fra cui 52 disabili in carrozzina, accompagnatori, lavoratori del settore, e comuni cittadini, da tutto Abruzzo per ritrovarsi nei pressi della Prefettura pescarese e “celebrare” i funerali di pensioni d’invalidità, e indennità d’accompagnamento, per protestare contro i tagli al sociale previsti dalla manovra finanziaria.
Il corteo funebre è sfilato in piazza Italia, davanti alla Prefettura ed al Comune, mostrando cartelloni e striscioni recanti scritte, come “figli di un Dio minore” o “l’olocausto silenzioso dei disabili”. Alla manifestazione, la politica ha partecipato con una rappresentanza bipartisan, con la presenza dei consiglieri regionali del Pdl Riccardo Chiavaroli e Nicoletta Verì e del consigliere regionale Pd Marinella Sclocco con il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci.
Una delegazione di disabili, quindi, è stata ricevuta dal Prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono, che dalle loro mani ha ricevuto una lettera, una richiesta d’aiuto da consegnare nelle mani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Caro Presidente di tutti noi italiani, perdonaci se ti diamo del “tu”, ma questa familiarità ci viene spontanea in quanto ti consideriamo come un padre per tutti noi. Ti chiediamo solo un deciso intervento in favore di quei figli svantaggiati che sicuramente non sono causa del disastro finanziario imminente, ma rischiano di diventarne le vittime principali”.
Questo uno stralcio della lettera, alla cui consegna ha assistito anche la componente politica, altrettanto preoccupata per il futuro della categoria, ma al tempo stesso determinata nel voler impedire i tagli: «I tagli che si prevedono per il sociale – fa notare Nicoletta Verì, presidente della V Commissione regionale sulla Sanità – sono a dir poco una calamità per tante persone che hanno problemi. Il nostro impegno, quello delle istituzioni, deve essere di riuscire a garantire i servizi e l’assistenza minima verso le persone disabili».
Da qui l’iniziativa di convocare la stessa commissione nella giornata di mercoledì prossimo, così da raggiungere un’intesa che unisca maggioranza ed opposizione, arrivando alla redazione di un documento, che proponga un’alternativa ai tagli, da far pervenire al Governo: «Non si possono ritenere opportuni i tagli alle pensioni di invalidità e all’accompagnamento. Per questo motivo – conclude Nicoletta Verì – auspico che nell’incontro di mercoledì tutti i partecipanti alla Commissione possano mettere il massimo dell’impegno ed il massimo della concretezza per riuscire insieme a salvaguardare i diritti e le priorità dei cittadini del nostro territorio».
Il Prefetto, dal canto suo, ha ascoltato attentamente le richieste dei manifestanti, assicurando la sua massima disponibilità: «Tutto quello che si può fare – ha assicurato Vincenzo D’Antuono – sarà fatto. Tutti insieme riusciremo a fare qualcosa. La sensibilità dimostrata dalle forze politiche è altissima e sono convinto che si arriverà ad evitare le situazioni che determinerebbero uno scenario preoccupante».
Alla manifestazione, non ha fatto mancare la sua presenza anche l’amministrazione comunale pescarese, con l’assessore alle Politiche Sociali, Guido Cerolini: «La nostra oggi è stata una partecipazione di solidarietà – ha sottolineato Cerolini – a conferma dell’impegno che da due anni e mezzo stiamo dimostrando ogni giorno, concretamente, accanto a tutti i cittadini, ricordando che già nello scorso bilancio, a fronte di una netta riduzione dei trasferimenti dallo Stato, il nostro governo cittadino ha lasciato immutato il budget per il settore socio-assistenziale, con investimenti per
10milioni di euro».
Una protesta, quella di ieri, che comunque ha visto compatta la politica abruzzese nel condannare i possibili tagli. La condanna più forte è giunta dal Partito Democratico: «Una protesta contro i tagli – l’ha definita Silvio Paolucci, segretario regionale Pd – che la manovra finanziaria opera ai fondi destinati alle categorie svantaggiate, ai disabili e alle famiglie. Con questa manovra vengono tagliati 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali alle pensioni di invalidità. È una vergogna e un segnale di inciviltà».