"Entrare nel mistero - ricorda il Papa - significa capacità di stupore, di contemplazione, capacità di ascoltare il silenzio e sentire il sussurro di un filo di silenzio sonoro in cui Dio ci parla. Entrare nel mistero ci chiede di non avere paura della realtà: non chiudersi in se stessi, non fuggire davanti a ciò che non comprendiamo, non chiudere gli occhi davanti ai problemi, non negarli, non eliminare gli interrogativi"
"Non siamo venuti qua per inventare programmi di sviluppo sociale - ammonisce il Papa -, per tutelare una cultura come fosse un museo, con uno stile non contemplativo, come si fanno le azioni di disboscamento. Andiamo a contemplare, a comprendere e a servire i popoli, e lo facciamo percorrendo un cammino sinodale, non una conferenza"