La Asl di Pescara specializzerà i medici bosniaci
Migliorare la qualità della sanità bosniaca, formando direttamente medici specialistici in ambito onco-ematologico. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa, denominato “Un ponte con la Bosnia”, siglato un anno fa dalla Asl di Pescara con il Ministero della Sanità della Bosnia-Erzegovina che sia avvia alla fase attuativa. Tutto questo grazie ad un nuovo incontro, svoltosi ieri presso la direzione sanitaria del nosocomio pescarese, previsto nell’ambito del Forum dei paesi del Mediterraneo in corso a Chieti, che ha visto la presenza di una delegazione bosniaca, guidata dal sottosegretario alla Salute Goran Čerkez.
Da Settembre, dunque, partirà un interscambio biennale, tra le due sponde dell’adriatico, con 8 medici bosniaci che raggiungeranno Pescara per mettersi a disposizione delle equipe di ematologia ed oncologia dell’Ospedale Civile, così da apprendere tutti i segreti per l’utilizzo delle ultime tecniche in materia di trapianti, trasfusioni e terapie oncologiche:«Per noi – ha spiegato Claudio D’Amario, manager della Asl pescarese – questo progetto è importante, in quanto sancisce l’apertura della nostra azienda alla sanità dell’Adriatico, un’area transfrontaliera rivolta ai paesi balcanici in crescita».
Più dettagliatamente, la Asl di Pescara oltre a fornire il know how formativo ai sanitari bosniaci, inizialmente, si farà carico anche della cura dei pazienti più gravi, fin quando la struttura sanitaria bosniaca non diverrà autosufficiente:«Ci avviamo – aggiunge D’Amario – ad una mobilitazione attiva internazionale dei pazienti, a cui proporremo tariffe convenienti, favorita dal volo estivo Pescara-Mostar». Un accordo, quest’ultimo, graditissimo al governo bosniaco:«Lavorando con l’ospedale di Pescara – ha commentato Goran Čerkez, sottosegretario alla Salute bosniaco – siamo convinti di fare un gran passo avanti, migliorando il livello dell’assistenza onco-ematologica, nella quale siamo ancora carenti».