Dieci anni di “Lui e Lei”: fidanzati in festa
Ha compiuto dieci anni il percorso formativo per fidanzati “Lui e Lei, camminarti accanto”, ideato e organizzato dall’ufficio di Pastorale Familiare dell’arcidiocesi di Pescara-Penne che lo ha fatto divenire una realtà consolidata, già richiesto da altre 30 diocesi italiane.
Un compleanno importante festeggiato, ieri sera, nella suggestiva cornice di Villa Turchi, una country house immersa nelle campagne di San Silvestro, gremita da oltre 350 coppie di sposi e fidanzati che in questo decennio hanno condiviso il cammino: «In questi dieci anni – ha raccontato don Cristiano Marcucci, direttore della Pastorale familiare diocesana – hanno partecipato a questo cammino circa 400 coppie, all’inizio le più vicine e motivate e poi, col tempo, anche quelle più lontane dalla nostra diocesi e addirittura distanti dalla realtà ecclesiale».
Quello del “Lui e Lei” è un cammino di discernimento vocazionale della coppia, che avrà modo di
capire cosa funziona più e cosa meno, nell’ambito della relazione: «Circa un terzo delle coppie – precisa don Cristiano – che hanno fatto il percorso si sono lasciate prima del matrimonio o durante il percorso stesso. Prevenire è meglio che curare». Si tratta, comunque, di un cammino che rende protagonisti i fidanzati:«Il nostro – ha sottolineato Lidia Scarinci, responsabile del cammino “Lui e Lei” – è un metodo di animazione induttivo, dove sono le coppie stesse, sette o otto riunite a casa della coppia guida con un sacerdote, ad affrontare in prima persona le problematiche della vita di coppia, dalla conoscenza di sé alla spiritualità passando per la sessualità, evitando prediche e catechesi».
E i fidanzati, sembrano davvero trovarsi a proprio agio in questa dimensione comunitaria: «In questa realtà – raccontano Antonio e Sara, una giovane coppia di sposi passata attraverso il “Lui e Lei” – ci si confronta con altre coppie, scoprendo che i problemi che riscontravamo noi erano gli stessi di altri. Quest’esperienza ci ha lasciato più affiatati, dandoci la forza per andare avanti, affrontando insieme le situazioni che incontreremo nella vita».
I festeggiamenti, alle ore 19, si sono aperti con la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo, monsignor Tommaso Valentinetti: «Con l’occasione – ha riflettuto il presule – celebriamo la dimensione dell’amore di Dio nei confronti della realtà dell’uomo e della donna, ovvero l’immagine perfetta dell’amore trinitario che troviamo nel festeggiare i giovani e le famiglie». A seguire, tutti gli invitati hanno cenato, grazie al buffet solidale realizzato dai reclusi del carcere di San Donato e allestito dal catering della Caritas.