Primo Maggio senza sindacati, a Pescara è polemica
Mentre ieri a Marsala, in Sicilia, la Festa dei lavoratori riuniva i sindacati Cgil, Cisl e Uil, richiamando la partecipazione di circa dieci mila aderenti, per riflettere su come tornare forti e uniti in vista delle prossime “battaglie” lavorative, a Pescara lo stesso evento ha tenuto banco esattamente per il motivo opposto: la soppressione del consueto comizio sindacale.
È stato infatti il gruppo comunale del Partito Democratico a protestare, lamentando il mancato intervento ufficiale da parte dei leader sindacali abruzzesi: «Ai distratti e poco informati amministratori di centro destra – ha accusato Moreno Di Pietrantonio, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale – ricordiamo che il Primo Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i laboratori, senza barriere sociali e geografiche, per affermare i propri diritti e migliorare la propria condizione. Ora non si capisce come questa amministrazione di centro destra, voglia festeggiare, a Pescara, senza i rappresentanti dei lavoratori. Forse, intendono anche cambiare i contenuti di questa giornata, forse intendono fare altro?».
È stata dunque la formula scelta dalla giunta comunale per il Primo Maggio 2011, una tre giorni di
eventi organizzati insieme alla Provincia, dedicati alla formazione e all’informazione, alla musica e all’intrattenimento, ad innescare lo scontro politico. Nello specifico, la kermesse ha avuto inizio lo scorso venerdì con l’inaugurazione dello “Job Village”, il villaggio del lavoro, una tensostruttura, situata in piazza Salotto, che ha ospitato gli stand delle principali aziende locali, invitate ad incontrare ed orientare chi cerca lavoro. Ieri mattina, alle ore 10, si è quindi svolta la cerimonia di consegna del premio “Il lavoratore ideale”, promossa dalla Provincia con il contributo di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che hanno segnalato i nominativi di quei lavoratori che, iscritti nelle rispettive sigle sindacali, hanno saputo distinguersi per la loro professionalità.
Infine, sempre ieri alle ore 18, il gran finale con il consueto “Concertone del Primo Maggio”, divenuto negli anni un evento di richiamo per migliaia di abruzzesi, giovani e meno giovani, un po’ come lo è il grande concerto romano di piazza San Giovanni in Laterano, che quest’anno ha avuto come artista di punta il giovane Luca Napolitano, uno dei protagonisti del talent show Mediaset “Amici di Maria De Filippi”, altra scelta fortemente contestata dagli uomini del Pd che per il concerto finale, pensavano ai grandi nomi della musica, com’è già accaduto in passato per le esibizioni dei Nomadi o di Gianna Nannini: «In riferimento alle polemiche – ha risposto Barbara Cazzaniga, assessore comunale al Turismo – sulla presunta assenza dei sindacati dalla Festa del
Primo Maggio, abbiamo sostituito il comizio di piazza con la premiazione, che è stata l’occasione per parlare dei problemi più stringenti, come la sicurezza dei luoghi di lavoro e la disoccupazione, che però, ricordo al consigliere Di Pietrantonio, devono essere oggetto delle nostre riflessioni politico-amministrative non solo il Primo Maggio, ma 365 giorni l’anno, promuovendo azioni tangibili tese a tutelare il lavoro e le fasce deboli. Incomprensibile, invece, la polemica sulla scelta dell’artista (per il concerto del Primo Maggio, ndr), che ha consentito all’amministrazione di spendere molto meno, impiegando maggiori risorse sul sociale».