Pochi pullman, da Pescara, per la beatificazione di Wojtyla

Saranno in poche centinaia i pescaresi che, il prossimo primo Maggio, si recheranno a Roma per assistere alla solenne beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Troppo caldo, troppa gente, troppi soldi, ma soprattutto nessuna certezza di riuscire ad arrivare in piazza San Pietro e vivere la liturgia da vicino.
Così, alla paventata possibilità di accedere alla capitale per poi dover assistere alla cerimonia guardando un maxi schermo, in molti hanno preferito guardare direttamente da quello di casa, se non altro per la comodità. A confermare questo trand sono le agenzie di viaggio che, a Pescara e dintorni, non hanno ricevuto particolari richieste.
Anche la curia ha registrato solo un modesto interessamento, da parte dei fedeli, per un eventuale pellegrinaggio: «Solo un paio di parrocchie e non di Pescara – conferma don Massimiliano De Luca, direttore dell’ufficio diocesano Pellegrinaggi – hanno organizzato qualche pullman per partecipare alla beatificazione, ma nulla più. Il timore, dei fedeli, di non riuscire ad arrivare in San Pietro è forte».
E una delle “temerarie” parrocchie ad aver organizzato una spedizione è quella di San Giovanni Bosco a Montesilvano, seppur non meno perplessa sull’esito del viaggio: «Abbiamo organizzato un solo pullman – ha spiegato la signora Mara Valori, organizzatrice del viaggio – ma senza sapere fin dove potremo arrivare per seguire la celebrazione».