Scende in campo la task-force anticrisi
Quando il cappio della crisi economica continua a stringere sul collo dei pescaresi, asfissiando i bilanci di famiglie esasperate, la parola d’ordine per vincere la povertà diventa “convergenza”. Converge sul problema la Caritas diocesana che ieri, nella sede dell’ex quartiere 1, ha riunito enti locali, associazioni di categoria e mondo del volontariato formando una task-force anticrisi.
Converge la politica con il Consiglio Comunale che, il prossimo 2 Dicembre, voterà del Consiglio Comunale la delibera di regolamento che metterà a disposizione della famiglie in difficoltà, un fondo di 185mila euro. Ad esso potranno attingere, con contributi pari a 1.000 o 1.500 euro in base al punteggio ottenuto, circa 150 famiglie che risponderanno ad alcuni criteri. Dovranno essere famiglie di almeno un figlio, con almeno un coniuge disoccupato nell’ultimo anno, aventi un mutuo o affitto da saldare e un reddito Isee, risalente all’anno prima del licenziamento, non superiore a 18mila euro: «Con questo fondo – ha spiegato Salvatore Di Pino, Presidente della Commissione consiliare per le Politiche Sociali – vogliamo fare prevenzione aiutando una categoria di persone, in difficoltà, che non aveva ancora richiesto aiuto, ma lo avrebbe fatto a breve».
Converge, infine, il terzo settore, con la Fondazione Banco Alimentare che sabato riproporrà la “Colletta Alimentare” in 200 punti vendita abruzzesi, in cui si potranno acquistare alimenti a lunga conservazione da donare ai meno abbienti. È stato siglato ieri, dunque, il protocollo d’intesa che, per i prossimi due anni, darà vita alla task-force anticrisi che farà sedere allo stesso tavolo la Caritas diocesana con Comune, Provincia, Fondazione Pescarabruzzo, Banca di Credito Cooperativo di Cappelle sul Tavo, Unione Industriali, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Coldiretti e Centro Alimentare “La valle del Pescara”.
L’obiettivo della sinergia sarà quello di promuovere azioni dirette fornire aiuti e sussidi a singoli e famiglie in difficoltà, in spirito di solidarietà e sussidiarietà: «Abbiamo voluto – ha esordito monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne – riunire questi soggetti, perché davanti alla crisi sentiamo la necessità di fare “rete”, per affrontare il problema». Del resto, i dati confermano una situazione grave perché solo nel triennio 2007/2009, la richiesta d’aiuto ai centri di ascolto Caritas è aumentata del 71% e fra i richiedenti gli italiani, con il 49,7%, stanno raggiungendo gli stranieri, fermi al 50,43%.
Anche le mense cittadine, quella di San Francesco e la mensa “Agape” di via Bardet, lavorano a pieno ritmo, servendo 450 pasti al giorno: «Vogliamo questo protocollo – taglia corto don Maco Pagniello, direttore della Caritas pescarese – perché i soldi derivanti dall’otto per mille non bastano più. I poveri sono tanti: Pescara è la terza città in Italia, dopo Torino e Roma, per casi d’usura. Nelle mense trovo anziani separati che non hanno più da mangiare per pagare gli alimenti degli ex coniugi. Per questo dobbiamo metterci insieme e creare benessere, dando vita a progetti di inclusione sociale perché la nostra sicurezza dipende anche da questo».
Il progetto coordinato dalla Caritas pescarese, tra l’altro, entrerà in funzione servendosi di strumenti specifici, alcuni già in funzione e da implementare come l’”Emporio della Solidarietà”, il terzo mini market italiano a disposizione dei meno abbienti che possono fare la loro spesa semplicemente utilizzando una tessera a punti. Altri strumenti saranno, invece, di prossima attivazione come il progetto di microcredito “Pro Vita”, realizzato in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Cappelle Sul Tavo che ha messo a disposizione un fondo di 100mila euro.
Ma non solo: attivando la Consulta della Carità sarà possibile razionalizzare risorse tecniche ed umane, e poi con il “Prestito della Speranza”, un fondo messo a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana, anche le famiglie numerose verranno sostenute. Ad un livello più concreto, inoltre, agirà “Pescara Include”, un contenitore di progetti per il reinserimento socio-lavorativo dell’individuo, com’è il Progetto Senapa che si dedica al reinserimento lavorativo degli ex detenuti. Insomma, la task-force anticrisi partirà ben organizzata, anche grazie al supporto garantito dai vari partner e dal plauso ottenuto dai rappresentanti delle istituzioni: «Indubbiamente – ha commentato Guido Cerolini, assessore comunale alle Politiche Sociali – fare una buona politica sociale vuol dire realizzare un vero accompagnamento al reinserimento professionale».
E ancora dall’amministrazione comunale, si sottolinea l’importanza di impostare un lavoro sinergico: «Oggi – ha precisato Carla Panzino, assessore comunale alla Solidarietà Sociale – tutti noi abbiamo dato la disponibilità ad agire, ma è indispensabile sensibilizzare gli associati per progettare insieme interventi condivisi, mettendo da parte i colori politici». Queste le luci, legate ad un progetto innovativo che potrà dare risultati interesanti, contrapposte alle ombre, rappresentate dai tagli ingenti apportati dalla Regione Abruzzo alla spesa sociale che, fra le altre cose, ha bloccato il finanziamento del dormitorio Caritas di via Alento con i senza tetto, ancora una volta, abbandonati ad un lungo e freddo inverno.