Il Coro Pro Sanctitate di Pescara animerà la sepoltura del fondatore Giaquinta
"Eseguiremo un oratorio sacro da noi scritto - sottolinea Roberta Fioravanti, direttrice del Coro liturgico Pro Sanctitate di Pescara -, essendo il nostro il gruppo più strutturato all’interno del movimento, reduce dalla bella esperienza del Giubileo delle corali della scorsa settimana. Un oratorio sacro dedicato al tema, “Nel deserto semi di speranza”, che sarà al centro della Giornata della santificazione universale di domani, così come della formazione permanente del movimento in tutto il mondo per questo nuovo anno"
Domani sarà l’oratorio Sacro, dal titolo “Nel deserto semi di speranza”, eseguito dal Coro Liturgico Pro Sanctitate di Pescara, ad accompagnare la famiglia Pro Sanctitate alla solenne concelebrazione eucaristica, che si concluderà con la sepoltura privilegiata del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta sotto l’altare della Natività della chiesa di Santa Maria ai Monti a Roma.
La stessa chiesa dove, nel 1942, il giovane don Giaquinta arrivò in qualità di vice parroco per poi fondare, nel 1947, il movimento Pro Sanctitate che lì iniziò a riunirsi e che stasera lo riaccoglierà da servo di Dio, in attesa che si compia il processo che potrebbe presto renderlo beato: «Questo luogo – spiega Roberta Fioravanti, componente del direttivo del gruppo e direttrice della coro Pro Sancitate di Pescara – ha visto monsignor Giaquinta scoprire questo suo carisma che, in tempi ancora lontani da quello che sarebbe stato il Concilio Vaticano II, lo portò a parlare ai laici della vocazione universale alla santità. Un cammino che ricorda a tutti noi la chiamata a diventare santi, avviato da una voce profetica all’interno della Chiesa e in quella chiesa dove lui curò molto la vita spirituale di tutti i suoi simili confessando, celebrando, predicando, annunciando la Parola di Dio».
Nel 1957, infatti, fu lo stesso Giaquinta a ideare la Giornata per la santificazione universale, che ricorre ogni 1 novembre, come occasione di riscoperta e annuncio della vocazione di ogni uomo alla santità promuovendola, negli anni a seguire, attraverso iniziative, esperienze e linguaggi sempre nuovi, nell’intento di dare concretezza alla vocazione alla santità, annunciarla come strada percorribile a tutti, proporla come realizzazione profonda di ogni uomo da attuare nella ordinarietà della vita quotidiana.
Come da programma, dunque, alle ore 17 il feretro di monsignor Guglielmo Giaquinta giungerà nella parrocchia romana, dopo aver lasciato definitivamente la tomba che l’ha ospitato per 22 anni nel cimitero monumentale del Verano, accompagnato dal Coro liturgico Pro Sanctitate di Pescara: «Eseguiremo un oratorio sacro da noi scritto – sottolinea la Fioravanti -, essendo il nostro il gruppo più strutturato all’interno del movimento, reduce dalla bella esperienza del Giubileo delle corali della scorsa settimana. Un oratorio sacro dedicato al tema, “Nel deserto semi di speranza”, che sarà al centro della Giornata della santificazione universale di domani, così come della formazione permanente del movimento in tutto il mondo per questo nuovo anno».
L’oratorio terminerà alle ore 19 per la concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Salvatore Di Cristina, vescovo di Monreale e consulente nazionale del movimento Pro Sanctitate, alla presenza dell’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti.
Al termine della liturgia, in presenza delle delegazioni del movimento giunte da India, Stati Uniti, Lettonia, Malta e da più parti d’Italia, avrà luogo la sepoltura privilegiata del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta a cui seguirà, alle ore 22, la veglia di preghiera per la santificazione universale.
E lunedì, nella festa di Ognissanti, anche l’arcidiocesi di Pescara-Penne celebrerà la Giornata per la santificazione universale con una Santa messa, presieduta alle ore 18 dall’arcivescovo Valentinetti nella Cattedrale di San Cetteo.