“No alle trivelle, tuteliamo il creato”
«Non è un monito né un consiglio, chiediamo solo una grande attenzione al territorio alla realtà di questa natura, di questa creazione che deve essere custodita». Con queste parole, ieri, monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne nonché presidente della Conferenza episcopale abruzzese e molisana, attraverso le telecamere del Tgr Rai Abruzzo, si è appellato alle istituzioni per fermare le previste trivellazioni in territorio abruzzese e molisano volte all’estrazione di petrolio e gas, a partire dai primi due progetti riguardanti la realizzazione di un Centro Oli ad Ortona e di un impianto estrattivo di gas della Forest Oil sul Lago di Bomba, comunque entrambi in territorio teatino: «Non è più possibile –ha spiegato il presidente dei vescovi abruzzesi e molisani – pensare di ferire il territorio, ma è necessario pensare che questo territorio debba essere custodito o perlomeno farci comprendere quali sono i progetti in merito al territorio dell’Abruzzo e del Molise e in base a quali prospettive si vogliano realizzare».
È dunque una decisa esortazione al mondo politico, quella lanciata da monsignor Valentinetti a nome dei vescovi della Ceam, affinché si cambi idea sulla possibilità di trasformare questi territori di assoluto pregio naturalistico in aree petrolifere o comunque di farlo non prima di aver consultato le popolazioni locali e averle informate sugli eventuali rischi connessi. Nel frattempo, l’attenzione resterà alta verso i progetti già in fase di valutazione: «Per ora – ha precisato l’arcivescovo di Pescara-Penne – ci dirigiamo sulle problematiche riguardanti il Centro Oli di Ortona e l’impianto estrattivo del Lago di Bomba che sono le questioni al momento più importanti, ma in futuro ci dirigeremo anche su tutti gli altri permessi che si stanno richiedendo alla Regione per trivellare in altri luoghi per i quali noi, dovremo sicuramente conservare il polmone verde della Regione». E intanto le prime conseguenze di questo appello alle coscienze, si potrebbero avere già da martedì, quando la Commissione regionale di Valutazione d’impatto ambientale tornerà ad occuparsi dell’impianto di Bomba.
Mons. Valentinetti scrive e dice cose sacrosante. Però si dimentica o tace su un apsetto fondamentale e secondo me prioritario. Il suo pensiero, essendo uomo di Chiesa di una Chiesa Universale, si applica a tutta la Terra. Quindi non si dovrebbe più estrarre petrolio in nessuna parte del Mondo. Bene. Perchè allora non parla dei benefici che il petrolio ha prodotto all’umanità? Per esempio ha permesso un nuovo modo di viaggiare, più veloce e comodo, penso agli aerei o alle ambulanze. Se esiste una politica verso fonti energetiche alternative è proprio grazie al petrolio in vari settori della nostra vita quotidiana. Riccardo